“Il nuovo decreto ministeriale ha accolto diverse delle istanze che l’Andes ha presentato negli ultimi anni. Siamo soddisfatti che il documento riconosca la professionalità e la competenza dell'associazione ma permangono zone d’ombra per le quali siamo pronti a lavorare presentando ulteriori proposte”. Così Ferruccio Taroni, presidente dell’A.N.DE.S, l’associazione nazionale delegati alla sicurezza, fa il punto della situazione dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 23 agosto scorso, del decreto del ministero dell’Interno (datato 13 agosto) in materia di “Organizzazione e servizio degli steward negli impianti sportivi”.

«In tutta Italia pochissimi stadi risultano in regola per le norme Evac, richiamate nel decreto del 1996. E’ l’ennesima prova, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che sulla gestione della sicurezza nel nostro Paese serve più formazione e organizzazione». E’ uno dei temi emersi dal 21esimo convegno nazionale dell’A.N.DE.S, l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza, che si è svolto martedì 2 luglio all’Allianz Stadium, di Torino. Convegno che ha riunito i delegati alla sicurezza di tutta Italia, che lavorano tutto l’anno con oltre trentamila steward.

“Lo stadio di proprietà stravolge radicalmente il rapporto tra società e tifoso anche in termini di sicurezza: basti pensare che i club possono decidere di escludere dal proprio impianto chi si è macchiato di comportamenti non idonei”. Questo uno dei passaggi più importanti dell’intervento che l’avvocato Fabrizio Ciuffreda ha tenuto, come rappresentante di A.N.DE.S (Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza) al convegno dal titolo “Stadi di proprietà, esperienze a confronto e proposte”, organizzato all’Università di Bologna.

“Per una funzionale gestione dell’evento sportivo, anche a livello sanitario, oggi più che mai servono formazione e professionalità in tutte le figure della filiera organizzativa”. Questo il messaggio emerso con forza dal convegno nazionale intitolato “La gestione sanitaria dei grandi eventi sportivi – Stato dell’arte e criticità in Italia”, organizzato allo Sheraton Lake Hotel di Como dalla Ams Como Fmsi (Federazione Medico Sportiva Italiana). All’evento ha preso parte anche l’A.N.DE.S, l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza, in particolare con il presidente Ferruccio Taroni e Flavio Figuretti, socio Andes e rappresentante della sezione Impianti della Fir, la Federazione Italiana Rugby.

“Bene il Daspo societario della Juventus, ma le curve non possono restare esclusiva del tifo organizzato e lo Stato deve puntare di più sulla cultura dello sport”. Così Ferruccio Taroni, presidente dell’A.N.DE.S (Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza), commenta la decisione della Juventus di sanzionare con il Daspo societario un proprio tifoso, proibendogli l’ingresso al suo stadio per cinque anni per aver mimato l’aereo di Superga durante l’ultimo derby torinese.

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